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Apache

Apache

Gli Apache sono una tribù nativa dell'area sud occidentale dell'America Settentrionale; il nome con cui sono soliti designarsi è però "Dineh" (il popolo).

Originariamente, gli Apache erano divisi in otto gruppi tribali, escludendo i Kataka (cosiddetti "Kiowa-Apache"), associati coi Kiowa: i Lipan (Naizhan e Natage), gli Jicarilla (Ollero e Llanero), i Mescalero (Sehenede e Iyutahende), i Mimbreño (Tchihende), gli Ndendahe, i Chiricahua (Tsokanendeh), i Coyotero (Tsézhiné, Tiisebahné e Dzil-Łigai-Si'án-Ndee), i Tonto (Dilzhe'e); ognuno di questi era a sua volta composto da diverse bande locali.

Cultura

Gli Apache, di origine athabaska come i Navaho, erano un popolo nomade, dedito alla caccia e alla raccolta. L'agricoltura era poco sviluppata, ma con il passare del tempo iniziarono a dedicarsi alla coltivazione di granturco e meloni.

Wickiup, la casa apache

L'abitazione degli Apache era costituita dal wickiup, una piccola capanna dalla forma sferica alta circa 2,5 metri e fatta di frasche. La dimensione e l'accuratezza della costruzione variava a seconda della maggiore o minore abbondanza di materie prime locali.

L'intelaiatura era costituita da un cerchio di pali o piccoli tronchi incurvati, legati al centro. I pali di supporto venivano legati con foglie di yucca o erba secca, gli unici materiali vegetali disponibili nel deserto utili a fabbricare cordame.

In cima al wickiup era presente un foro per far fuoriuscire il fumo del focolare interno. All'esterno, venivano disposte delle tele di pelle o di tessuto per limitare la dispersione termina;una pelle o un piccolo lembo di coperta costituivano la porta d'ingresso.

La costruzione del wickiup spettava esclusivamente alle donne e per costruirlo occorrevano circa quattro ore. Vicina al Wickiup era spesso presente un'ampia struttura di rami chiamata "ramada", conosciuta anche come "ghiacciaia della squaw", struttura che veniva utilizzata come dispensa per il cibo e per il lavoro all'aperto.

Gli abiti e l'estetica apache

Abitualmente gli Apache vestivano con abiti di pelle di daino e portavano i capelli lunghi e sciolti, tenuti fermi da una benda allacciata intorno alla testa; gli uomini indossavano anche un gonnellino aperto sui fianchi.

I loro alti mocassini, allacciati sotto le ginocchia, erano un'importante parte del loro abbigliamento, poiché il terreno era coperto di rovi, boscaglia e cactus; gli Apache erano prevalentemente corridori d'incredibile resistenza ed era per loro indispensabile indossare calzature adatte ad affrontare il terreno accidentato.

Vita comunitaria e religione

Le donne Apache avevano un ruolo importante nella vita familiare: raccoglievano cibo, legna e acqua, intrecciavano canestri con grande precisione e si dedicavano alla raccolta di piante spontanee, importanti fonti di vitamine, fibre e carboidrati.

Gli Apache praticavano una religione sciamanica e tenevano in grande considerazione il culto degli antenati e degli spiriti naturali. I guerrieri seguivano riti propiziatori e scaramantici alla loro prima campagna bellica, prima di ogni battaglia e prima di avventurarsi nella caccia.

Dal punto di vista artistico, gli Apache hanno prodotto statuette di pietra, feticci e bambole rappresentanti i kachina (spiriti degli antenati), raffigurazioni con sabbie colorate (arte nella quale eccellevano i loro consanguinei Navaho), tessitura di mantelli e di coperte, gioielli di conchiglie o di argento.

La caccia era un'attività prevalentemente maschile, anche se le donne si dedicavano qualche volta alla caccia di conigli selvatici.

La caccia era spesso preceduta da un rituale elaborato che prevedeva cerimonie e periodi di digiuno. Per propiziare l'attività venatoria e mantenere un buon rapporto con il regno naturale, era necessario non solo placare gli spirito animali, ma anche recitare preghiere dopo una caccia di successo e sezionare la preda uccisa nel modo corretto, oltre a seppellire le ossa dell'animale.

La raccolta di piante spontanee forniva buona parte delle calorie necessarie alla sopravvivenza ed era un'attività condotta principalmente dalle donne. La raccolta seguiva il ritmo stagionale: in primavera si raccoglieva l'agave, in estate i frutti del saguaro e del fico d'india, mentre in autunno la raccolta di piante spontanee si arrestava per dedicarsi alla raccolta delle colture.

L'agave era un cibo di prima necessità e la sua raccolta coinvolgeva l'intera comunità, uomini e bambini inclusi. L'alimentazione apache prevedeva tuttavia il consumo di altre decine di frutti, tuberi e bacche: ghiande, yucca, noci, sotol, tifa, bacche di ginepro, pecan, more, fragole, pinoli, uva selvatica, cipolle e patate selvatiche e girasoli.

Apache

Alla fine del sec. XVII i gruppi Apache, già tradizionalmente dediti alle scorrerie a danno dei Pueblo (Keresan, Tanoan, Zuñi, Hopi) e degli O'odham (Papago, Pima, Opata, Soba, Sobaipuri, Tarahumara, Yaqui) presero a integrare la loro tradizionale economia con sistematiche razzie contro gli insediamenti spagnoli e, più tardi, contro le carovane dei pionieri dirette a ovest.

Oggi sono confinati in riserve nel Nuovo Messico, in Arizona e parzialmente in Oklahoma. Pur adattandosi alle mutate condizioni economiche, gli Apache delle riserve hanno mantenuto gran parte dei loro costumi e riti tradizionali.

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Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Apache